SEPARAZIONE DEI CONIUGI - Cass. civ. Sez. I Ordinanza, 15-01-2018, n. 769

Le dichiarazioni dei redditi dell'obbligato hanno una funzione tipicamente fiscale, sicché nelle controversie relative a rapporti estranei al sistema tributario (nella specie, concernenti l'attribuzione o la quantificazione dell'assegno di mantenimento) non hanno valore vincolante per il giudice, il quale, nella sua valutazione discrezionale, può fondare il suo convincimento su altre risultanze...

MATRIMONIO E DIVORZIO - Cass. civ. Sez. I Ordinanza, 15-01-2018, n. 772

Il terzo successivo acquirente dell'immobile, già adibito a casa familiare prima della separazione, assegnato al coniuge affidatario della prole, all'epoca minorenne, con provvedimento giudiziale, immediatamente trascritto nei pubblici registri, confermato in sede di sentenze di separazione personale e di cessazione degli effetti civili del matrimonio, non può opporre, a sostegno della domanda di condanna al rilascio, il solo decesso dell'ex coniuge divorziato dante causa. Invero, il diritto di abitazione non può dirsi venuto meno per effetto della morte...

INDEBITO - Cass. civ. Sez. II, 15-01-2018, n. 715

Poiché l'azione accordata della legge per ottenere la restituzione di quanto prestato in esecuzione del contratto è quella di ripetizione di indebito oggettivo, in ogni caso in cui venga acclarata la mancanza di una causa adquirendi – tanto nel caso di nullità, annullamento, risoluzione o rescissione di un contratto, quanto in quello di qualsiasi altra causa che faccia venir meno il vincolo originariamente esistente - non viola il principio della corrispondenza tra chiesto e pronunciato l'accoglimento delle richieste restitutorie in conseguenza del...

MATRIMONIO E DIVORZIO - Cass. civ. Sez. I Ordinanza, 15-01-2018, n. 772

Il terzo successivo acquirente dell'immobile, già adibito a casa familiare prima della separazione, assegnato al coniuge affidatario della prole, all'epoca minorenne, con provvedimento giudiziale, immediatamente trascritto nei pubblici registri, confermato in sede di sentenze di separazione personale e di cessazione degli effetti civili del matrimonio, non può opporre, a sostegno della domanda di condanna al rilascio, il solo decesso dell'ex coniuge divorziato dante causa. Invero, il diritto di abitazione non può dirsi venuto meno per effetto della morte...

TRASPORTO - Cass. civ. Sez. VI - 3 Ordinanza, 12-01-2018, n. 702

Il mittente che domandi al vettore il risarcimento del danno patito in conseguenza della perdita della merce trasportata, ha il solo onere di provare la perdita del carico ed il valore di esso, ma non anche di aver indennizzato il destinatario della merce per il mancato arrivo di questa a destinazione. Spetta, invece, al vettore, quale onerato della prova del fatto impeditivo della pretesa attorea, dimostrare che il mittente aveva già percepito dal destinatario il prezzo della merce poi andata perduta e che il destinatario non gliene ha chiesto la...

IMPOSTE E TASSE - Cass. civ. Sez. V, 11-01-2018, n. 439

In caso di "differenze inventariali", ovvero differenze registrabili tra le quantità di merci giacenti in magazzino e quelle desumibili dalle scritture di carico e scarico, operano le presunzioni di cessione e di acquisto dei beni in evasione di imposta, di cui all'art. 4 del D.P.R. 10 novembre 1997, n. 441, annoverabili tra le presunzioni legali cosiddette "miste", che consentono, entro i limiti di oggetto e di mezzi di prova stabiliti a fini antielusivi, la dimostrazione contraria da parte del contribuente, il quale sarà tenuto a...

IMPOSTA DI REGISTRO - Cass. civ. Sez. V Ordinanza, 11-01-2018, n. 475

In tema di imposta di registro, l'art. 50 del D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131, ha trasposto nell'ordinamento italiano l'art. 5 della Direttiva 17 luglio 1969, n. 335/69/CEE, secondo cui "l'imposta è liquidata sul valore reale dei beni di qualsiasi natura conferiti o da conferire dai soci, previa deduzione delle obbligazioni assunte e degli oneri sopportati dalla società a causa di ciascun conferimento". Il riferimento alla "causa di ciascun conferimento" non consente di interpretare la norma interna nel senso di...

LUCI E VEDUTE - Cass. civ. Sez. II Ordinanza, 11-01-2018, n. 496

In tema di sentenza civile, deve reputarsi sussistente il vizio di omessa pronuncia su una domanda, che integra una violazione del principio di corrispondenza tra chiesto pronunciato ex art. 112 c.p.c., laddove il giudice, dopo aver provveduto all'accertamento della servitù di aria e luce, non abbia deciso sulla domanda, rispetto alla quale detto accertamento costituiva pronuncia strumentale, di demolizione delle opere assunte come lesive di tale servitù e di risarcimento dei danni, essendo mancata la statuizione su un'espressa richiesta della parte...

DANNI IN MATERIA CIVILE E PENALE - Cass. civ. Sez. lavoro, 10-01-2018, n. 330

In tema di dequalificazione del lavoratore, il giudice del merito, con apprezzamento di fatto incensurabile in cassazione se adeguatamente motivato, può desumere l'esistenza del danno, determinandone anche l'entità in via equitativa, con processo logico-giuridico attinente alla formazione della prova, anche presuntiva, in base agli elementi di fatto relativi alla qualità e quantità della esperienza lavorativa pregressa, al tipo di professionalità colpita, alla durata del demansionamento, all'esito finale della dequalificazione e alle altre...

IMPIEGO PUBBLICO - Cass. civ. Sez. lavoro, 10-01-2018, n. 350

Nel rapporto di pubblico impiego la preposizione ad un ufficio comporta, in mancanza di espresse limitazioni, il conferimento di tutti i poteri di direzione dello stesso, per cui la mancanza di conferimento dell'incarico dirigenziale esclude solo le attribuzioni, propositive e gestorie legate alla predeterminazione degli obiettivi. Sussiste il diritto al corrispondente trattamento retributivo non solo nell'ipotesi di copertura temporanea di un posto vacante in organico ma anche nel caso di sostituzione di personale assente avente diritto alla conservazione del posto di...

OBBLIGAZIONI E CONTRATTI - Cass. civ. Sez. I Ordinanza, 10-01-2018, n. 384

Il principio "quae temporalia ad agendum perpetua ad excipiendum", previsto in materia contrattuale dall'art. 1442, ultimo comma c.c., presuppone che la parte che propone l'eccezione sia convenuta per l'esecuzione della prestazione posta a suo carico, rimasta inadempiuta, e solleva tale parte dell'onere di agire in giudizio per evitare la prescrizione dell'azione di annullamento: deve, pertanto, escludersi che il principio possa trovare applicazione in materia di deliberazioni assembleari, il cui annullamento può essere conseguito...

SEPARAZIONE DEI CONIUGI - ALIMENTI - Cass. civ. Sez. VI - 1 Ordinanza, 10-01-2018, n. 402

In tema di separazione tra coniugi, nell'ipotesi di durata particolarmente breve del matrimonio, in cui non si è ancora realizzata, al momento della separazione, alcuna comunione materiale e spirituale tra i coniugi, attesa la insussistenza di condivisione di vita e, dunque, la mancata instaurazione di un vero rapporto affettivo qualificabile come "affectio coniugalis", non può essere riconosciuto il diritto al...

RAPPORTO DI LAVORO - SANZIONI DISCIPLINARI - Cass. civ. Sez. lavoro, 09-01-2018, n. 279

In tema di rapporto di lavoro subordinato, il principio secondo il quale, in tutti i casi in cui il comportamento sanzionatorio sia immediatamente percepibile dal lavoratore come illecito, perché contrario al c.d. minimo etico o a norme di rilevanza penale, non è necessario provvedere all’affissione del codice disciplinare, è estensibile ai casi di sanzioni conservative, atteso che in tali ipotesi il lavoratore ben può rendersi conto, anche al di là di una analitica predeterminazione dei comportamenti vietati e delle relative sanzioni da parte del...

SERVITU' - DIRITTI REALI - Cass. civ. Sez. VI - 2 Ordinanza, 09-01-2018, n. 289

Ai fini della costituzione di una servitù coattiva di passaggio, il concetto di interclusione totale va ricostruito con riferimento al collegamento esistente tra il fondo e la pubblica via, a prescindere dalle forme di passaggio e dalle dimensione dei veicoli. Eventuali esigenze abitative connesse ai valori della persona rilevano semmai nel bilanciamento di interessi che filtra nell'apprezzamento dei bisogni del fondo ai sensi dell'interpretazione evolutiva dell'art. 1052...

MUTUO - Cass. civ. Sez. II Ordinanza, 08-01-2018, n. 180

In tema di onere della prova, l'attore che chiede la restituzione di somme date a mutuo è tenuto, ai sensi dell'art. 2697, comma 1 c.c., a provare gli elementi costitutivi della domanda, e quindi non solo la consegna della somma di denaro, ma anche il titolo della stessa, da cui derivi l'obbligo della vantata restituzione. L'esistenza di un contratto di mutuo, peraltro, non può essere desunta dalla mera consegna di assegni bancari o somme di denaro, che, ben potendo avvenire per svariate ragioni, non vale di per sé a fondare una richiesta...