PRESCRIZIONE CONTRIBUTI E AGENZIA DELLE ENTRATE - Cass. civ. Sez. VI - Lavoro Ord., 03-09-2020, n. 18305

In tema di riscossione di crediti previdenziali, il subentro dell'Agenzia delle Entrate quale nuovo concessionario non determina il mutamento della natura del credito, che resta assoggettato per legge ad una disciplina specifica anche quanto al regime prescrizionale, caratterizzato dal principio di ordine pubblico dell'irrinunciabilità della prescrizione. Pertanto, in assenza di un titolo giudiziale definitivo che accerti con valore di giudicato l'esistenza del credito, continua a trovare applicazione, anche nei confronti del soggetto titolare del potere di riscossione,...

PROFESSIONISTA COLLABORATORE DI STUDIO LEGALE, PER LA CASSAZIONE PUO' ESSERE QUALIFICATO COME DIPENDENTE - Cass. civ. Sez. lavoro, 10-09-2019, n. 22634

In relazione alla qualificazione come autonome o subordinate delle prestazioni rese da un professionista in uno studio professionale, la sussistenza o meno della subordinazione deve essere verificata in ordine all'intensità della etero-organizzazione della prestazione, al fine di stabilire se l'organizzazione sia limitata al coordinamento dell'attività del professionista con quella dello studio, oppure ecceda le esigenze di coordinamento per dipendere direttamente e continuativamente dall'interesse dello stesso studio, responsabile nei confronti dei clienti di...

SOCIETA - COMPENSI AMMINISTRATORI - Cass. civ. Sez. lavoro, 05-11-2018, n. 28148

L'amministratore di società cui sia demandato lo svolgimento di attività estranee al rapporto di amministrazione ha diritto, per il relativo svolgimento, ex art. 2389 c.c., ad una speciale remunerazione, sempre che tali prestazioni siano effettuate in ragione di particolari cariche che allo stesso siano state conferite e che esulino dal normale rapporto di amministrazione, ossia dal potere di gestione della società, il cui limite deve individuarsi nell'oggetto sociale. Rientrano, in particolare, tra le prestazioni tipiche dell'amministratore...

APPALTO - RESPONSABILITA' SOLIDALE DEL COMMITTENTE PER LE RETRIBUZIONI DEI DIPENDENTI - Cass. civ. Sez. lavoro, Sent., 10-01-2019, n. 444

Sussiste la Responsabilità solidale stretta per il committente nei confronti dei lavoratori dei dipendenti dell’appaltatore. Con la sentenza 444/2019 , la Suprema Corte - Sez. Lavoro si è pronunciata sul regime della responsabilità solidale tra appaltatore e committente in relazione ai trattamenti di natura retributiva e contributiva dei lavoratori impiegati nell’appalto.La responsabilità riguarda, in ogni caso, solo i crediti maturati nel periodo di durata del contratto di appalto e in ragione della prestazione resa per la...

RAPPORTO DI LAVORO - LICENZIAMENTO DISCIPLINARE - Cass. civ. Sez. lavoro, 05-07-2018, n. 17680

In materia di licenziamento disciplinare, l'immediatezza della contestazione va intesa in senso relativo, dovendosi dare conto delle ragioni che possono cagionare il ritardo – quali il tempo necessario per l'accertamento dei fatti o la complessità della struttura organizzativa dell'impresa – aziendale, e la valutazione in proposito compiuta dal giudice di merito è insindacabile in sede di legittimità se sorretta da motivazione adeguata e priva di vizi logici. (Nel caso di specie, rigettando il ricorso di parte datoriale, la Suprema Corte ha...

LICENZIAMENTO - PATTO DI PROVA - Cass. civ. Sez. lavoro, 03-07-2018, n. 17358

Il licenziamento intimato sull'erroneo presupposto della validità del patto di prova, in realtà affetto da nullità per essere già avvenuta con esito positivo la sperimentazione del rapporto tra le parti, non è sottratto all'applicazione della disciplina limitativa dei licenziamenti, sicché la tutela da riconoscere al prestatore di lavoro è quella prevista dall'art. 18 St.Lav. ove il datore di lavoro non alleghi e dimostri l'insussistenza del relativo requisito dimensionale. Ciò in quanto la libera recedibilità...

RAPPORTO DI LAVORO - SORVEGLIANZA LAVORATORE - Cass. civ. Sez. lavoro Ord., 11-06-2018, n. 15094

I controlli del datore di lavoro a mezzo di agenzia investigativa, riguardanti l'attività lavorativa del prestatore svolta anche al di fuori dei locali aziendali, sono legittimi solo ove siano finalizzati a verificare comportamenti che possano configurare ipotesi penalmente rilevanti od integrare attività fraudolente, fonti di danno per il datore medesimo, non potendo, invece, avere ad oggetto l'adempimento della prestazione lavorativa, in ragione del divieto di cui agli artt. 2 e 3 st.lav.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO...

LICENZIAMENTO - TERMINI IMPUGNAZIONE - Cass. civ. Sez. lavoro Sent., 01-06-2018, n. 14108

In tema di licenziamenti individuali, a norma dell'art. 6, comma 2, della l. n. 604 del 1966, come modificato dalla l. n. 183 del 2010 e successivamente dalla l. n. 92 del 2012, solo qualora la conciliazione richiesta sia rifiutata o non sia raggiunto l'accordo necessario al relativo espletamento il ricorso al giudice deve essere depositato, a pena di decadenza, entro i sessanta giorni successivi; ove, invece, il tentativo di conciliazione sia stato regolarmente espletato, sia pure con esito negativo, si applica il termine di...

RAPPORTO DI LAVORO - LICENZIAMENTO - Cass. civ. Sez. lavoro, 02-05-2018, n. 10435

Nell'ambito del rapporto di lavoro subordinato, ove il licenziamento sia dichiarato illegittimo ed il datore di lavoro sia condannato al risarcimento dei danni nella misura legale, l'ammontare di tale risarcimento copre tutti i pregiudizi economici conseguenti alla perdita del lavoro e della relativa retribuzione. Ciò non esclude la possibilità per il lavoratore di fornire la prova di ulteriori danni, ivi compreso il danno biologico, che siano conseguenza solo mediata ed indiretta del licenziamento. Questo, infatti, non è in re ipsa ma va dimostrato e, solo ove...

LICENZIAMENTO PER GIUSTA CAUSA - Cass. civ. Sez. VI - Lavoro, 04-04-2018, n. 8194

In caso di licenziamento per giusta causa, ai fini della valutazione della proporzionalità tra fatto addebitato e recesso, viene in considerazione non già l'assenza o la speciale tenuità del danno patrimoniale, ma la ripercussione sul rapporto di lavoro di una condotta suscettibile di porre in dubbio la futura correttezza dell'adempimento, in quanto sintomatica dell'atteggiarsi del dipendente rispetto agli obblighi...

LICENZIAMENTO PER GIUSTA CAUSA - Cass. civ. Sez. lavoro, 20-03-2018, n. 6893

In merito all'impugnazione del licenziamento per giusta causa, inflitto al lavoratore che durante il periodo di congedo abbia svolto altra attività lavorativa, in violazione del divieto di legge, si rileva che al fine di stabilire in concreto l'esistenza di una giusta causa (che deve rivestire il carattere di grave negazione degli elementi essenziali del rapporto di lavoro ed in particolare di quello fiduciario), occorre valutare, da un lato, la qualità dei fatti addebitati al lavoratore, in relazione alla portata oggettiva e soggettiva del medesimi, alle circostanze...

RAPPORTO DI LAVORO - LICENZIAMENTO COLLETTIVO - Cass. civ. Sez. lavoro, 14-03-2018, n. 6147

In ordine al licenziamento collettivo per riduzione di personale, qualora il progetto di ristrutturazione aziendale si riferisca in modo esclusivo ad un'unità produttiva o ad uno specifico settore dell'azienda, la platea dei lavoratori interessati può essere limitata agli addetti ad un determinato reparto o settore solo sulla base di oggettive esigenze aziendali, in relazione al progetto di ristrutturazione aziendale. Il datore di lavoro, tuttavia, non può limitare la scelta dei lavoratori da porre in mobilità ai soli dipendenti suddetti a tale reparto o...

RAPPORTO DI LAVORO - LICENZIAMENTO - Cass. civ. Sez. lavoro, 13-03-2018, n. 6047

L'espletamento di altra attività lavorativa da parte del dipendente assente per malattia è idoneo a giustificare il recesso del datore di lavoro per violazione dei doveri generali di correttezza e buona fede e degli specifici obblighi contrattuali di diligenza e fedeltà ove tale attività esterna, prestata o meno, a titolo oneroso, sia di per sé sufficiente a far presumere l'inesistenza della malattia, dimostrando, quindi, una sua fraudolenta simulazione, ovvero quando, valutata in relazione alla natura della patologia e delle mansioni svolte,...

RAPPORTO DI LAVORO - LICENZIAMENTO - Cass. civ. Sez. lavoro, 01-03-2018, n. 4881

In tema di licenziamento per giusta causa, l'immediatezza della comunicazione del provvedimento espulsivo rispetto alla mancanza addotta a sua giustificazione, ovvero rispetto a quello della contestazione, si configura quale elemento costitutivo del diritto al recesso del datore di lavoro, in quanto la non immediatezza della contestazione o del provvedimento espulsivo induce ragionevolmente a ritenere che il datore di lavoro abbia soprasseduto al licenziamento ritenendo non grave o comunque non meritevole della massima sanzione la colpa del lavoratore. Peraltro, il requisito della...

RAPPORTO DI LAVORO - Cass. civ. Sez. lavoro Ordinanza, 21-02-2018, n. 4219

La riconducibilità del rapporto di lavoro al contratto di associazione in partecipazione con apporto di prestazione lavorativa da parte dell'associato ovvero al contratto di lavoro subordinato con retribuzione collegata agli utili, esige un'indagine del giudice di merito volta a cogliere la prevalenza, alla stregua delle modalità di attuazione del concreto rapporto, degli elementi che caratterizzano i due contratti, tenendo conto in particolare, che, mentre il primo implica l'obbligo del rendiconto periodico dell'associante e l'esistenza per...