CONTRATTI BANCARI - OPERAZIONI ABUSIVE - RESPONSABILITA' BANCA - Cass. civ. Sez. VI - 1 Ord., 12-04-2018, n. 9158

In tema di responsabilità della banca in caso di operazioni effettuate a mezzo di strumenti elettronici, anche al fine di garantire la fiducia degli utenti nella sicurezza del sistema, è del tutto ragionevole ricondurre nell'area del rischio professionale del prestatore dei servizi di pagamento, prevedibile ed evitabile con appropriate misure destinate a verificare la riconducibilità delle operazioni alla volontà del cliente, la possibilità di un'utilizzazione dei codici di accesso al sistema da parte dei terzi, non attribuibile al dolo del...

CONTO CORRENTE - INDEBITO - Cass. civ. Sez. VI - 1 Ordinanza, 22-02-2018, n. 4372

L'azione di ripetizione di indebito, proposta dal cliente di una banca, il quale lamenti la nullità della clausola di capitalizzazione trimestrale degli interessi anatocistici maturati con riguardo ad un contratto di apertura di credito bancario regolato in conto corrente, è soggetta all'ordinaria prescrizione decennale, la quale decorre, nell'ipotesi in cui i versamenti abbiano avuto solo funzione ripristinatoria della provvista, non dalla data di annotazione in conto di ogni singola posta di interessi illegittimamente addebitati, ma dalla data di estinzione del...

BANCHE - CONTRATTI - Cass. civ. Sez. I Ordinanza, 01-02-2018, n. 2510

Il contratto di factoring, ove stipulato da una banca in relazione a crediti derivanti da rapporti bancari, è soggetto alla disciplina della trasparenza bancaria e rientra nell'alveo dell'art. 117 e segg. del T.U.B. (D.Lgs. n. 385 del 1993); infatti, tutti i contratti aventi ad oggetto la prestazione di servizi bancari e finanziari devono essere, secondo la citata norma, redatti per iscritto a pena di...

CONTO CORRENTE - INDEBITO - Cass. civ. Sez. VI - 1 Ordinanza, 26-01-2018, n. 2026

L'azione di ripetizione di indebito, proposta dal cliente di una banca che lamenti la nullità della clausola di capitalizzazione trimestrale degli interessi anatocistici, non può ritenersi prescritta ove al momento dell'introduzione del giudizio il rapporto di conto corrente sia ancora in essere. In tal caso, peraltro, è onere dell'istituto di credito che tale eccezione fa valere, allegare e provare se e quali versamenti abbiano avuto funzione solutoria (onere nella specie mai assolto). Ai fini della decorrenza del termine prescrizionale prima della...

CONTRATTI BANCARI - OBBLIGAZIONI E CONTRATTI - Cass. civ. Sez. I, 22-11-2017, n. 27836

In materia di disciplina della forma dei contratti bancari, l'art. 3, comma 3, della legge n. 154 del 1992 e, successivamente, l'art. 117, comma 2, del T.U.L.B. (D.Lgs. n. 385 del 1993), abilita la Banca d'Italia, su conforme delibera del CICR, a stabilire che "particolari contratti" possano essere stipulati in forma diversa da quella scritta, sicché quanto da queste Autorità stabilito circa la non necessità della forma scritta "in esecuzione di previsioni contenute in contratti redatti per iscritto" deve...

CONTO CORRENTE - INDEBITO

Il correntista che agisce in giudizio per la restituzione di quanto indebitamente riscosso dalla banca ha l'onere di dimostrare, nella sua precisa entità, l'appostazione in conto di somme non dovute, successivamente oggetto di riscossione da parte dell'istituto di credito. In virtù dell'anzidetto principio, infatti, il correntista, ove non provveda a produrre gli estratti conto dall'inizio del rapporto, dando così integrale dimostrazione degli addebiti e delle rimesse che siano stati operati, non può pretendere l'azzeramento del saldo...