SUCCESSIONE - Immobili non divisibili - Cass. civ. Sez. II Ord., 08-09-2021, n. 24174

Nel giudizio di divisione, la domanda di attribuzione di un immobile indivisibile non ha natura negoziale, ma costituisce una mera specificazione della pretesa introduttiva del processo volta a porre fine allo stato di comunione, sicché, afferendo alle modalità di attuazione dello scioglimento della comunione, non costituisce domanda in senso proprio e può perciò essere proposta per la prima volta anche in appello. Ne deriva, pertanto, il diritto delle parti del giudizio divisorio di mutare, anche in sede di appello, le proprie conclusioni e richiedere per...

COMUNIONE E CONDOMINIO - Spese della comunione e del condominio - Cass. civ. Sez. II Ord., 08-09-2021, n. 24166

In tema di condominio negli edifici, le spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell'edificio, indicate nell'art. 1117 c.c., per la loro funzione necessaria all'uso collettivo, sono assoggettate alla ripartizione in misura proporzionale al valore delle singole proprietà esclusive, salvo diversa convenzione; se si tratta di cose destinate a servire i condomini in misura diversa, le spese vanno ripartite in proporzione dell'uso che ciascun condomino può farne; le spese relative alla cosa che in alcun modo, per...

COMUNIONE E CONDOMINIO - PARTI COMUNI - Cass. civ. Sez. II Ord., 11-06-2018, n. 15048

In tema di piani sovrapposti di un edificio appartenente a proprietari diversi, gli spazi pieni o vuoti che accedono al soffitto o al pavimento e non sono essenziali alla struttura divisoria restano esclusi dalla comunione e sono utilizzabili rispettivamente da ciascun proprietario nell'esercizio del suo pieno ed esclusivo diritto dominicale, ben potendo il possesso su di essi essere mantenuto "solo animo". (Nella specie, la S.C. ha escluso la natura condominiale dello spazio vuoto esistente fra il solaio ed il controsoffitto e ha ritenuto che il proprietario...

COMUNIONE E CONDOMINIO - Tribunale Palermo Sez. III, 17-04-2018

In ordine alla ripartizione delle spese relative alle parti comuni, l'eventuale deroga (scritta o tacita) non comporta il mutamento nella qualificazione giuridica del bene che conserva la sua natura di parte comune. Pertanto, nel periodo in cui il condomino ha l'onere di provvedere alla sua conservazione e manutenzione, si assume la responsabilità dei danni derivanti a terzi dal bene. Ne consegue che i danni cagionati dal crollo intero di un balcone sono riconducibili solo al proprietario dell’appartamento a cui è posto a servizio e non al...

DIVISIONE - COMUNIONE - Cass. civ. Sez. II, 27-11-2017, n. 28230 

La non comoda divisibilità di un immobile, integrando un'eccezione al diritto potestativo di ciascun partecipante alla comunione di conseguire i beni in natura, può ritenersi legittimamente praticabile solo quando risulti rigorosamente accertata la ricorrenza dei suoi presupposti, costituiti dall'irrealizzabilità del frazionamento dell'immobile, o dalla sua realizzabilità a pena di notevole deprezzamento, o dall'impossibilità di formare in concreto porzioni suscettibili di autonomo e libero godimento, tenuto conto dell'usuale...